HemaBook, capitolo 9: Come cambia la conta degli eosinofili nei pazienti affetti da COVID-19?

Mindray 2021-05-09

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La terapia anticoagulante a scopo profilattico è un trattamento comune per contrastare gli eventi trombotici derivanti dal COVID-19?

 

Esiste una correlazione tra la conta degli eosinofili e il monitoraggio dell'anticoagulazione nei pazienti COVID-19?

 

 

Eventi trombotici nei pazienti COVID-19

La trombosi è emersa come un'importante complicazione nei pazienti ospedalizzati con COVID-19. Uno stato protrombotico indotto da SARS-CoV-2 può manifestarsi con tromboembolismo venoso (TEV), trombosi arteriosa e coagulazione intravascolare disseminata (CID).[1]

 

In 28 studi con 2928 pazienti, le complicazioni trombotiche si sono verificate nel 34% dei pazienti in terapia intensiva, la trombosi venosa profonda (TVP) nel 16,1% e l'embolia polmonare nel 12,6% dei pazienti, inoltre sono state associate ad un'alta mortalità[2]

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Figura 1. Possibili complicazioni trombotiche venose e arteriose associate a COVID-19.[1]

Trattamento antitrombotico con eparina a basso peso molecolare in pazienti COVID-19

L'eparina a basso peso molecolare (EBPM) e l'eparina non frazionata (ENF) sono raccomandate dalla International Society on Thrombosis and Haemostasis (ISTH) e dall'American Society of Hematology (ASH) per il trattamento degli eventi trombotici associati all'infezione da SARS-CoV-2. In particolare, l'EBPM ha un effetto antitrombotico maggiore rispetto all'ENF.

 

 

Monitoraggio del dosaggio di EBPM

L'EBPM agisce prevalentemente sul fattore Xa. Per questo motivo, l'attività dell'EBPM viene monitorata utilizzando i livelli sierici di attività dell'anti-fattore Xa (anti-FXa) invece del tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT) (Figura 2).[3]

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Figura 2. Il meccanismo antitrombotico dell'EBPM.[3]

L'enoxaparina è una delle più importanti EBPM. Il livello di anti-FXa ha raggiunto il picco 3-5 ore dopo la somministrazione. I livelli di anti-FXa inferiori a 0,2 IU/mL possono aumentare il rischio di TEV nei pazienti COVID-19, a causa dell'ipercoagulabilità.[4]

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Figura 3. Variazione di anti-FXa nel tempo per ogni dose di enoxaparina.[4]

Conta degli eosinofili nel trattamento antitrombotico ai pazienti COVID-19

La dottoressa Selma Ari ha scoperto che l'aumento della conta degli eosinofili è associato al livello di anticoagulazione sub profilattico nei pazienti COVID-19.[5]

 

Nei risultati di laboratorio, solo la conta degli eosinofili e l'anti-FXa sono significativamente diversi tra il gruppo di anticoagulazione sub profilattica e il gruppo di anticoagulazione profilattica quando i pazienti sono ricoverati in ospedale (Tabella 1).[5]

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Le analisi di laboratorio raccolte prima della dimissione dei pazienti hanno mostrato che la conta degli eosinofili nel gruppo di anticoagulazione subprofilattica era più alta che nel gruppo di anticoagulazione profilattica, mentre gli anti-FXa erano più bassi nel gruppo di anticoagulazione sub profilattica (Tabella 2).[5]

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Eosinofili e trombosi

Gli eosinofili inducono l'aggregazione piastrinica e la formazione di trombi attraverso la produzione della proteina basica maggiore (MBP) e della perossidasi eosinofila (EPX).[6]

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Figura 4. Gli eosinofili inducono l'aggregazione piastrinica.

Gli enzimi rilasciati dagli eosinofili (perossidasi, proteine cationiche e neurotossine) possono diminuire l'attività anticoagulante dell'eparina[7]

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Figura 5. SF Cube su Mindray BC-6800

In questo studio, nel gruppo di anticoagulazione sub profilattica, alti livelli di eosinofili avevano una minore attività anticoagulante nei pazienti COVID-19. La conta degli eosinofili è stata esaminata con l'analizzatore ematologico automatico Mindray BC- 6800. La tecnologia di analisi SF Cube può produrre un diagramma di dispersione tridimensionale che può aiutare i medici a identificare e differenziare meglio le popolazioni di cellule del sangue, specialmente per rivelare popolazioni di cellule anomale non rilevate da altre tecniche. Oggi un gran numero di parametri su BC-6800 può essere utilizzato nella diagnosi clinica e nella ricerca scientifica. Pertanto i medici sono potranno fare ulteriori ricerche su COVID-19 su Mindray BC-6200/BC-6800/BC-6800Plus/CAL 6000/CAL 8000.

Fonti:

[1] Godoy, L. C., Goligher, E. C., Lawler, P. R., Slutsky, A. S. & Zarychanski, R. Anticipating and managing coagulopathy and thrombotic manifestations of severe COVID-19. CMAJ 192, E1156-E1161, doi:10.1503/cmaj.201240 (2020).
[2] Jenner, W. J. et al. Thrombotic complications in 2928 patients with COVID-19 treated in intensive care: a systematic review. J Thromb Thrombolysis, doi:10.1007/s11239-021-02394-7 (2021).
[3] Lai, S. & Coppola, B. Use of enoxaparin in end-stage renal disease. Kidney Int 84, 433-436, doi:10.1038/ki.2013.163 (2013).
[4] Robinson, S. et al. Enoxaparin, effective dosage for intensive care patients: double-blinded, randomised clinical trial. Crit Care 14, R41, doi:10.1186/cc8924 (2010).
[5] Ari, S. et al. Elevated eosinophil count is related with lower anti-factor Xa activity in COVID-19 patients. J Hematop, 1-10, doi:10.1007/s12308-020-00419-3 (2020).
[6] Varricchi, G. et al. Reslizumab and Eosinophilic Asthma: One Step Closer to Precision Medicine? Front Immunol 8, 242, doi:10.3389/fimmu.2017.00242 (2017).
[7] Ames, P. R., Aloj, G. & Gentile, F. Eosinophilia and thrombosis in parasitic diseases: an overview. Clin Appl Thromb Hemost 17, 33-38, doi:10.1177/1076029609348314 (2011).